Apri la porta d’ingresso di questo vecchio edificio (anni 50) e ti si para innanzi una grandiosa e granitica scala con ambizioni “reali”.
La sorpresa si palesa arrivati al piano primo con una vista incomparabile sul Naviglio del Brenta che muove le pale di un settecentesco mulino ad acqua.
All’interno, tutto dice di una bella signora che bisogna guardare da lontano: pavimenti in legno (povero larice), maestose porte di legno scuro (abete tinto con mordente), pavimento d’ingresso in finta palladiana (marmette di graniglia). Questa fragilità era ed è la sua forza.
Abbiamo solo aggiunto delle misurate macchie di colore e una raffinata scelta di arredi che hanno reso giustizia all’aspettativa del nostro committente.